La decolonizzazione dell’Africa

In Africa il processo di decolonizzazione interessò in un primo momento la fascia settentrionale del continente (Libia, Algeria, Marocco, Tunisia), dove le forze nazionaliste rivendicavano la loro autonomia in nome della fede islamica e dell’antica civiltà araba. Nell’Africa Subsahariana gli anni decisivi furono quelli tra il 1958 e il 1965.

Leggi

▲ Torna su

La decolonizzazione del continente africano avvenne talvolta in modo pacifico (per esempio in Nigeria e in Congo) talvolta in seguito a guerre sanguinose. I primi leader africani si trovarono però a dover affrontare enormi problemi e difficoltà di ogni genere: la maggior parte di loro aveva combattuto al fianco dei dominatori europei, guidando movimenti nazionali di liberazione; per questo cercavano di dare al proprio stato un’unità nazionale, superando le istituzioni democratiche di tipo europeo.

La cartina rappresenta gli stati africani dopo il processo di decolonizzazione e il raggiungimento dell’indipendenza. Nella maggior parte dei casi gli stati africani hanno raggiunto l’indipendenza:

subito dopo il 1945
prima del 1945
tra il 1945 e il 1965
dopo il 1965

Rifletti

▲ Torna su

Diverso fu il caso del Sudafrica. Fin dal 1913 fu vietato ai neri di possedere terre al di fuori delle riserve a loro destinate. Nel 1936 i neri sudafricani furono privati dei loro diritti politici e dopo la guerra si arrivò ad un vero e proprio regime di segregazione razziale, chiamato apartheid, cioè separazione totale fra le diverse comunità etniche. A questo punto si fece avanti il movimento di liberazione dei neri sudafricani, l’African National Congress, guidato da Nelson Mandela. Il razzismo dei bianchi cominciò a cedere solo alla fine degli anni Ottanta, fino al ritorno alla democrazia, nel 1994, con la vittoria dell’African National Congress e l’elezione di Nelson Mandela come presidente della Repubblica.

Le carte mostrano la situazione dell’Africa prima e dopo la loro liberazione dal dominio coloniale. Confronta le due carte: a quale impero coloniale apparteneva il Sudafrica?

Francese
Italiano
Spagnolo
Inglese

Approfondisci

▲ Torna su
Nelson Mandela, uomo politico sudafricano, è stato il primo presidente ad essere eletto dopo la fine dell’apartheid, termine che significa “separazione” e che fu usato per la prima volta dai colonizzatori di origine olandese in Sudafrica, favorevoli ad una politica razzista. Benché evidenti segnali di segregazione razziale fin dall’inizio dell’Ottocento, è dopo la Seconda guerra mondiale che l’apartheid prende forma con una serie di leggi che negano i diritti civili della popolazione nera.
Ti proponiamo un video in cui potrai conoscere più da vicino la storia di questo triste evento, fortunatamente debellato grazie a Nelson Mandela.
▼ Clicca qui per visualizzare il video

Discuti

▲ Torna su

Oltre a Nelson Mandela, molti altri furono i leader africani che si impegnarono affinché il proprio paese potesse finalmente vivere in modo dignitoso, senza dominatori pronti a sfruttarli. Ebbero un ruolo fondamentale nel processo di emancipazione dai colonizzatori e in molti casi salirono al potere una volta ottenuta l’indipendenza.
Fai una ricerca e scrivi un breve testo dove presenti questi leader africani, mettendo in evidenza il loro contributo per l’indipendenza del proprio Paese.