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Nel Settecento chi leggeva non erano più gli starti più alti della società, ma anche gli artigiani e i professionisti. Un’istruzione più diffusa, voluta anche dai sovrani ispirati ai princìpi illuministi, ampliò il pubblico dei lettori, che ebbe come conseguenza lo sviluppo dell’editoria: nacquero i primi quotidiani che determinarono la formazione dell’opinione pubblica. Altro evento importante fu la pubblicazione a Parigi di una grande opera, intitolata Enciclopedia o dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, sotto la direzione di Denis Diderot e Jean-Baptiste D’Alambert. L’opera presentava un nuovo tipo di sapere: accanto ai saggi di teologia, letteratura, filosofia e scienza vi erano anche alcuni che trattavano di agronomia, artigianato e di tutte le altre attività umane.
Osservando la cartina, in quale parte dell’Europa ci fu una maggiore diffusione delle riviste scientifiche e filosofiche?