La Trinità

Masaccio

La Trinità
La Trinità
Autore

Masaccio

Titolo

Trinità

Datazione

1427

Tecnica e materiale

Affresco.

Dimensioni

cm 667 x 317.

Collocazione

I personaggi

La figura di Dio, in alto, frontale, sorregge quella di Cristo in croce, mentre una colomba vola sulla sua testa.

Nella parte centrale, ai lati del crocefisso, stanno la Vergine e san Giovanni, in piedi; entrambi sono rivolti verso di lui ma la Vergine volge la testa verso l’osservatore.

Di poco più in basso, inginocchiati, col profilo sempre rivolto al crocefisso, due donatori.

Al di sotto, uno scheletro giace su un sarcofago, accompagnato dall’iscrizione “io fu già quel che voi sete, e quel ch’io son voi anco sarete”.

L'ambientazione

La scena è ambientata presso un altare al di sotto del quale sta lo scheletro, mentre al di sopra un’imponente struttura architettonica funge da nicchia monumentale, con una volta a botte fortemente scorciata che contiene e incornicia le figure sacre.

I due donatori stanno all’esterno, sul più basso dei gradini di accesso alla nicchia.

Il contesto

Il dipinto è collocato nella navata destra della basilica di Santa Maria Novella.

La composizione

La composizione dell’insieme è frontale, perfettamente simmetrica e tutta giocata sulla ricorrenza del triangolo.

Linee, colori, luci e ombre

Il disegno è essenziale, la struttura lineare (un equilibrio di verticali e orizzontali) è solenne, la gamma cromatica limitata e gli accostamenti calibrati (rossi/blu, bianchi/grigi).

La luce distingue lo spazio esterno da quello interno all’ambiente voltato e il chiaroscuro modella plasticamente le forme.

Le figure

Corpi e volti sono rappresentati in modo fortemente naturalistico e le figure sono tutte delle stesse proporzioni, sia quelle umane sia quelle delle divinità.

Lo spazio

Lo spazio è rappresentato secondo una prospettiva geometrica esatta, con un punto di vista collocato a 9 metri di distanza, a circa 1,60 metri di altezza (ad altezza occhio).

Il genere

L'opera raffigura un soggetto religioso.

La fonte

Il soggetto dell’affresco è un concetto cardinale della religione cristiana cattolica, quello della Trinità, la cui rappresentazione prevede principalmente la figura di Dio Padre che sorregge il Figlio crocefisso alla presenza della colomba dello Spirito Santo.

Il modello

Masaccio aggiorna l’iconografia tradizionale della Trinità rappresentandola con un realismo che è particolarmente impressionante perché coinvolge, oltre all’aspetto delle figure, lo spazio in cui esse si collocano, che appare in continuità con quello realmente occupato dall’osservatore.

L’intenzione dell’artista

L’immagine è costruita in modo tale che, se osservata da un punto di vista preciso, essa produce la perfetta illusione di un ambiente reale, occupato da persone vere.

La funzione del messaggio

La funzione simbolica della Trinità si trova riflessa non soltanto nella composizione (ricorrenza del triangolo) ma anche nella costruzione prospettica: tutte le figure sono

scorciate secondo un punto di fuga che coincide con il punto di vista dell’osservatore, tranne la figura di Dio, che si sottrae alle regole prospettiche, e quindi alla misura

umana, apparendo più grande.

Lo scheletro, con la sua iscrizione, ha invece la funzione di memento mori.

I destinatari del messaggio

L’osservatore a cui si rivolge Masaccio è l’uomo nuovo del Rinascimento, del quale riflette la visione antropocentrica del mondo, che vede l’uomo come misura di tutte le

cose e rende finalmente possibile la rappresentazione della sua figura nelle stesse proporzioni di quella divina.