Rosh Hashanah
Rosh Hashanah è il capodanno ebraico, una delle festività più sacre tra quelle ordinate dalla Torah.
Anche se il primo mese del calendario è quello in cui si celebraPesach, cioè Nissan (Es 12, 2), il capodanno viene festeggiato il primo giorno del mese diTishrei (in autunno), poiché esso segnava l'inizio dell'anno agricolo, fondamentale nell'antica concezione ciclica del tempo. Il nome Rosh Hashanah, che significa proprio "capo dell'anno", non compare mai nella Bibbia, dove invece questa festività viene chiamata "festa del raccolto" (Es 23, 16), e"un memoriale celebrato a suon di tromba, una riunione sacra" (Lv 23, 24).
Rosh Hashanah ha un significato collettivo che riguarda l'intero universo, poiché in questo giorno ricorre l'anniversario della creazione narrata nella Genesi, ed è quindi il momento in cui Dio rinnova il Suo sostentamento alla natura, segnando un nuovo inizio per tutti. Durante la festa viene suonato lo shofar, uno strumento musicale costituito dal corno di un animale (di solito un montone), il cui suono nell'antico Israele era un segnale di guerra. Nel pomeriggio che precede Rosh Hashanah è diffusa l'usanza di recarsi in un luogo dove ci sia acqua corrente per gettarvi oggetti vecchi e inutili recitando il verso del profeta Michea: "Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati" (Mi 7, 19). Durante la cena (séder) di Rosh Hashanah vengono pronunciate benedizioni di ringraziamento e il pane viene intinto nel miele per indicare l'augurio di un anno dolce e piacevole. Viene inoltre servita una grande quantità di frutta, in particolare la melagrana che simboleggia l'idea d'abbondanza e quindi di prosperità.
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