Il 25 di
Kislèv cade la festa di
Chanukkà ("Inaugurazione") che dura otto giorni. Era l'anno 165 a.C. quando Giuda, figlio del sacerdote Mattatià e soprannominato Maccabeo, entrò nel Tempio di Gerusalemme, a capo dei suoi valorosi seguaci per riconsacrare il santuario al Signore e abbattere gli idoli, fatti installare dal re Antioco IV Epifane di Siria, sotto il cui governo era caduta Èretz Israèl. Antioco voleva che gli ebrei abolissero completamente l'osservanza della Torah e seguissero la religione e la cultura greca, secondo le quali egli stesso era cresciuto.
Le forze d'Israele, sotto il comando di Giuda, riuscirono finalmente ad affrontare e sopraffare il nemico, entrando a Gerusalemme. Si racconta che quando gli Asmonei riconsacrarono il Tempio, trovarono una piccola ampolla d'olio puro, con il sigillo del sommo sacerdote. L'olio poteva bastare per un solo giorno, ma avvenne un grande miracolo: l'olio bruciò per otto giorni, diffondendo una bellissima luce e dando così la possibilità ai sacerdoti di prepararne dell'altro nuovo. Allora fu proclamato che il 25
Kislèv si festeggiasse l'avvenimento, per tutti i tempi.
La lampada di Chanukkà è formata da otto lumi che devono essere tutti in fila, più uno, a se stante, che è chiamato
shammàsh (servitore), dal quale si accendono tutti gli altri. Ancora oggi s'accendono i lumi per otto sere. La prima sera s'accende un solo lume, a partire dal lato destro della lampada; ogni sera si aggiunge un lume in più, accendendo da sinistra a destra; i lumi devono rimanere accesi per almeno mezz'ora.
I bimbi giocano con le trottole come usavano fare, a quel tempo, i bimbi ebrei: studiavano la Torah di nascosto e, all'arrivo delle guardie del re, facevano finta di giocare con le trottole. A Chanukkà si usa scambiarsi doni, regalare soldi ai più piccoli e mangiare le frittelle.